Carta degli Oli, due approcci all’integrazione nel menu

Di come preparare e comporre la Carta degli Oli ne abbiamo parlato QUI.
In questo articolo proveremo a descrivere i pro e i contro due approcci su come integrare Carta degli Oli nel menu.

Le motivazioni che guidano questi esempi sono sempre quelle della valorizzazione dell’olio EVO, dell’incremento della consapevolezza del pubblico e, perché no, della creazione di un nuovo canale di profitto per il ristoratore.

Vale sempre la pena di spiegare al cliente che l’uso di un olio extravergine di oliva di alta qualità può arricchire e valorizzare i sapori dei piatti. Focalizzandosi sul fatto che l’olio extravergine di oliva è un condimento versatile che può migliorare la gustosità e aggiungere sfumature aromatiche ai piatti, sottolineare la provenienza dell’olio e le sue caratteristiche organolettiche distintive per creare interesse.

Scelta diretta dalla carta

Approccio più classico. Attraverso il consiglio di chi ha raccolto l’ordinazione o direttamente tramite scelta del cliente viene selezionato un olio dalla carta la cui bottiglia (da 100ml) viene portata chiusa al tavolo.

Il cliente può utilizzarla su ogni portata per tutta la durata del pasto ed eventualmente portarla a casa se non finita.

Ecco un’analisi dei pro e dei contro dell’approccio classico della scelta dell’olio al momento dell’ordinazione:

Pro

1. Scelta personalizzata: Consentire al cliente di selezionare l’olio extravergine di oliva dalla carta gli offre la possibilità di adattare l’esperienza gastronomica alle proprie preferenze. Questo può aumentare la soddisfazione del cliente e renderlo più coinvolto nel processo decisionale.

2. Variazione dei gusti: Ogni cliente può avere preferenze diverse per quanto riguarda l’olio extravergine di oliva, quindi offrire una scelta diversificata consente loro di sperimentare e apprezzare le diverse caratteristiche e i diversi profili aromatici degli oli disponibili.

3. Coinvolgimento del personale: Coinvolgere il personale nel consigliare l’olio extravergine di oliva può migliorare l’esperienza del cliente. Il personale può fornire informazioni dettagliate sull’origine, le caratteristiche organolettiche e i suggerimenti di abbinamento con i piatti, creando un servizio più personalizzato.

4. Bottiglia portata al tavolo: Portare la bottiglia chiusa al tavolo, permette ai clienti di vedere l’olio selezionato e contribuisce ad aumentare l’attenzione sulla qualità e l’origine dell’olio.

Contro

1. Possibile confusione o mancanza di conoscenza: Alcuni clienti potrebbero non essere sufficientemente informati sulle diverse caratteristiche degli oli extravergine di oliva e potrebbero avere difficoltà a fare una scelta consapevole. In questo caso, un consiglio esperto da parte del personale può essere di aiuto, ma richiede un impegno aggiuntivo.

2. Tempi di attesa: Se ogni cliente deve fare una scelta personalizzata dell’olio, ci potrebbe essere un lieve aumento dei tempi di attesa per la presa dell’ordine. Questo potrebbe essere gestito attraverso un’adeguata formazione del personale o offrendo suggerimenti predefiniti sulla carta degli oli.

In definitiva, l’approccio della scelta dell’olio extravergine di oliva al momento dell’ordinazione offre una maggiore personalizzazione e coinvolgimento del cliente, ma richiede una maggiore consapevolezza e conoscenza degli oli da parte dei clienti stessi.
Se il personale è ben addestrato per fornire consigli esperti e se i clienti sono appassionati e interessati all’olio extravergine di oliva, potrebbe essere un’opzione attraente.

 

Percorso degustazione

Ci sono menù che prevedono un calice di vino diverso per ogni portata.

Cioè viene proposto il vino giusto per ad ogni portata scelta dal cliente.

Invece che scegliere l’olio all’inizio, si può proporre un percorso per il quale ad ogni portata viene associato l’olio che meglio gli si abbina.

Una sorta di percorso degustazione (come opzione a pagamento che può avere lo stesso costo della singola bottiglia) che però non obbliga a scegliere uno specifico olio per tutto il pranzo o la cena.

Questo approccio semplificherebbe la gestione in generale in quanto ad uno specifico piatto del menù sarà stato assegnato a priori l’olio da abbinare.

Questo abbinamento potrebbe essere comunque riportato sul menù in modo che funzioni anche se il cliente non sceglie l’opzione “percorso degustazione” ma potrebbe scegliere solo piatti che si abbinano ad un certo olio.

Questa modalità ha ovviamente il rovescio della medaglia che le bottiglie verranno più facilmente portate al tavolo aperte, ma parliamo sempre di 100ml non di mezzo litro e sono comunque antirabbocco.

Una ulteriore variante a questa opzione è l’offerta dell’olio abbinato al piatto già compreso nel prezzo della pietanza (con una minima variazione di prezzo di uno o due Euro). Potrebbe essere servito portando al tavolo la bottiglia (sempre da 100 ml) di olio collegata al piatto e riempiendo un bicchierino da usare poi con la pietanza.

Ecco un’analisi dei pro e dei contro del percorso degustazione:

Pro

  1. Esperienza personalizzata: Offrire un percorso degustazione degli oli abbinati alle portate permette ai clienti di sperimentare una combinazione pensata appositamente per valorizzare i sapori dei piatti.
  2. Semplificazione della scelta: Fornire un abbinamento predeterminato semplifica la gestione e riduce la pressione della scelta per i clienti, evitando loro di dover decidere quale olio utilizzare per ogni portata o per tutto il pasto.
  3. Educazione e consapevolezza: Attraverso il percorso degustazione, i clienti possono apprendere di più sulle caratteristiche degli oli extravergine di oliva e imparare ad apprezzare le diverse sfumature di gusto che ogni olio può apportare ai piatti.

Contro

  1. Bottiglie aperte: L’apertura delle bottiglie di olio per ogni portata potrebbe comportare una maggiore esposizione all’ossidazione, anche se si stanno considerando bottiglie da 100 ml che possono essere facilmente consumate senza lasciare un eccesso di olio. Tuttavia, è comunque importante gestire adeguatamente le bottiglie per mantenere la freschezza dell’olio. Come ad esempio conservarle in una cantinetta per vino (cioè tra i 12 e i 18 gradi)
  1. Potenziali Maggiori costi: Sebbene l’olio possa essere offerto come un’opzione a pagamento con lo stesso costo di una singola bottiglia, potrebbe essere necessario considerare i costi aggiuntivi legati all’apertura di bottiglie multiple.
  1. Limitazione delle scelte: Mentre l’approccio del percorso degustazione semplifica la scelta per i clienti, potrebbe anche limitare la loro libertà di scegliere specifici oli extravergine di oliva che preferiscono o desiderano provare. Ma avrebbero comunque possibilità di scegliere l’uno o l’altro approccio.

L’approccio del percorso degustazione degli oli abbinati ad ogni portata può offrire un’esperienza interessante ai clienti, semplificando la scelta e valorizzando i sapori dei piatti. Tuttavia, è importante considerare attentamente i pro e i contro specifici del ristorante e prendere decisioni in linea con le singole esigenze, i costi e le preferenze dei clienti.

 

 

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